Based on the Fiat 500, the Autobianchi Bianchina was launched in September 1957 at the Museum of Science and Technology in Milan. Production continued until 1970 and all were powered by a two-cylinder Fiat petrol engine. There were about half a dozen body styles on offer, including saloons, coupés, convertibles, estate cars, and vans. The vans could be ordered as a panelled version of the estate, as a Furgoncino, or "high roof", and were popular with businesses across Italy.

This example, a Bianchina Furgoncino, had its Certificato Origine issued on 2 May 1967 and on 12 June was registered to a company in Padova. Residing there for the first six years of its life, the Bianchina changed hands in August 1973 and was registered in the name of two men in Treviso. The duo sold this Autobianchi in December 1982 to the fourth owner—also residing in Treviso—who retained it until 2011, when it was acquired by the previous owner. It is believed that under their care, this Furgoncino was fully restored and painted in the wonderful two-tone green Castrol colours complemented by company logos.

Purchased by the consigning owner in 2017, this alluring Italian commercial vehicle is both practical and charming—making it ideal for enthusiasts and collectors of the weird and wonderful microcars of the 1950s and 1960s.

Basata sulla Fiat 500, la Autobianchi Bianchina fu presentata nel settembre 1957 al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. La produzione proseguì fino al 1970 e tutti gli esemplari erano dotati di un motore a benzina Fiat a due cilindri. L’auto era proposta in circa mezza dozzina di varianti tra cui berlina, coupé, cabriolet, familiare e furgoncino. In principio la Bianchina Furgoncino era una versione pannellata della Panoramica che in seguito fu offerta pure come Furgoncino “tetto alto”; tutte erano molto popolari tra le aziende italiane.

Questo esemplare di Bianchina Furgoncino ottenne il suo certificato d’origine il 2 maggio 1967 e fu immatricolato il 12 giugno da un’azienda con sede a Padova. Dopo aver trascorso i primi sei anni sotto questa proprietà, nell’agosto 1973 fu venduto e immatricolato da due uomini di Treviso. Nel dicembre 1982 fu venduto al quarto proprietario, sempre di Treviso, che lo conservò fino al 2011, quando fu acquistato dal penultimo proprietario. Si ritiene che sotto questa proprietà l’esemplare Furgoncino qui proposto sia stato interamente restaurato e verniciato nella splendida colorazione bicolore Castrol con i loghi dell’azienda.

Acquistato dal conferente nel 2017, questo veicolo commerciale italiano degli anni ’60 è al tempo stesso pratico e affascinante, perfetto per appassionati e collezionisti delle bizzarre e meravigliose microcar prodotte negli anni ’50 e ’60.